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La Beffa, la Saviezza, la Pazzia.
Tutte tre.


Lun dell’altro ogn’un ſi burla
Si tal’hor ſono i viventi
Nella ſorte contraria al par contenti,
Quel che canta, è quel che urla
L’un del’altro ogn’un ſi burla.

La Beffa.

Coſi à me ſola è dato,
A me, che ſon di Corte Hoſpite eterna,
E’à gli infimi, e ſupremi
Diſpenſatrice egual d’armi da ſcherzo,
Dato è (dico) à me ſola
Farui concordi ò Qualitadi òppoſte
Sempre à beffarui à gara ambo diſpoſte

La Saviezza, e la Pazzia.

E di non ridere
Com’è poſſibile ?
Di per tua fè
Laſciarmi uccidere
Meno inſoffribile
Sarebbe a mè
E di non ridere. &c.