Page:Courier Longus 1825.djvu/322

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présents et futurs. Il me faut peu de gloire ; c’est assez pour moi qu’on sache quelque jour que j’ai partagé vos études et votre amitié.... »

M. Lamberti lut cette lettre, où il étoit question de lui, et me promit dès-lors de traduire le supplément, comme il pouvoit faire mieux que personne. Il se rappelle très bien toutes ces circonstances, et voici ce qu’il m’en écrit :

« Della speranza che avevate di scoprire nel codice Fiorentino il frammento di Longo Sofista voi mi parlaste sino dai primi momenti del vostro arrivo in Milano. Questa cosa fu da me in quel tempo ancor detta ad alcuni amici, che non possono averne perduto la rimembranza. Si parlò ancora della traduzione italiana che sarebbe stato bene di farne, quando non fossero riuscite vane le speranze della scoperta ; ed io, per l’infinita amicizia che vi professo, mi vi obbligai con solenne promessa per un tale lavoro. A gran ragione adunque mi dovettero sorprendere le ciancie del signor