Page:Voltaire - Œuvres complètes Garnier tome36.djvu/474

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gloria ; si degni ella di ricordarsi che la mia voce fu la prima tromba[1] che fece rimbombare tra le nostre zampogne francesi il merito del vostro libro, prima che fosse uscito in pubblico. La vostra luce settemplice abbarbaglio per un tempo gli occhi dei nostri cartesiani, e l’Accademia delle scienze, ne’ suoi vortici ancora involta, parve un poco ritrosetta nel dare al vostro bello e mal tradotto[2] libro i dovuti applausi. Ma vi sono delle cose al mondo, che sottomettono sempre i ribelli : la verità, e la beltà. Avete vinto con queste armi ; ma mi lagnerò sempre che abbiate dedicato il Newtonianismo ad un vecchio cartesiano[3], che non intende punto le leggi della gravitazione. Ho letto col medesimo piacere la vostra dissertazione sopra i sette piccoli, e mal conosciuti re romani, l’avete scritta nella vostra gioventù, ma eravate già molto maturo d’inbegno e di dottrina. Avete per avventura conoscenza d’un volume scritto in Germania, venti anni fa, da un Francese, sopra l’istessa materia ? Vi sono acute investigazioni, ma non mi ricordo dell’autore.

Ho letto sei volte la vostra epistola al signor Zeno ; oh ! quanto s’innalza un tal nobile ed egregio volo sopra tutti i sonnettieri dell’infingarda Italia ! Ecco dunque tre opere, tutte differenti di materia e di stile. Tria regna tenens ! Non v’è al mondo un’ ingegno cosi versatile, e cosl universale. Pare a chi vi legge che siate nato solamente per la cosa che trattate.

Mi rincresce molto di non accompagnare il duca di Richelieu[4]. Mi lusingavo di vedere in Dresda la nostra delphina[5], la magnifica corte d’un re[6] amato da suoi sudditi, un gran ministro[7], e’l signor Algarotti ; ma la mia languida sanità distrugge tutte queste speranze incantatrici. Non si scordi pero dell’affare che le ho raccommandato[8] ; la protezione d’una madré è la più efficace presso d’una figlia, e ne spero un felice esito col vostro patrocinio ; le bacio di gran cuore la mano che ha scritto tante belle cose[9].

  1. Voyez, tome X, le sonnet à Algarotti (Poésies mêlées, 1736).
  2. Allusion à la traduction de Duperron de Castera ; 1738.
  3. Fontenelle.
  4. Voyez plus bas la lettre 1855.
  5. Marie-Josèphe, fille de l’électeur de Saxe, née en novembre 1731, mariée au dauphin le 9 février 1747.
  6. Frédéric-Auguste II, né en 1696, mort en 1763 ; roi de Pologne et électeur de Saxe.
  7. Le comte de Brühl, déjà cité, lettre 1843.
  8. L’admission de la duchesse de Montenero, comme dama di palazzo auprès de la reine de Naples.
  9. Traduction : Je n’ai pas voulu vous remercier de tous vos bienfaits avant