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Page:Hilaire Le Gai (Gratet-Duplessis) Un million d’énigmes, charades et logogriphes.djvu/500

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12.

Vedete corne scherza la natura
In far cose stupende e capriciose :
Io sono un animale quale non fura,
Nè faccio cose infami o scandalose ;
Fur iu una prigion’ orrenda e scura
Stanno le membra mie sempre nascose,
E mover un sol passo pur non posso,
Se meco la prigion non porto adesso.


13.

In mille strane forme mi trasmuto,
Hor son regina, hor faute, hor serva, hor paggio ;
Hor di straccie vestita, hor di veluto ;
Hor del mio parlo, hor de l’altrui linguaggio,
Hor scopro un’ ignorante, hor un’ astuto,
Hor un pazzo solenne, hor un’ huom saggio,
Cosi con tante sorti di chimere
Giovo a mi stessa et altrui porto piacere.


14.

Non mi trovo aver acqua.
Ne bevo altro che acqua,
E s’io avessi dell’ acqua al mio dominio,
Acqua mal non beverei, ma sempre vino.