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Page:Bassompierre - Journal de ma vie, 3.djvu/442

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appendice.

Par une lettre du 23 octobre 1627, « Luca Fabbroni de gl’Asini mande à la Reine mere que le cavalier Cioli premr secretaire d’Estat du duc de Florence est retourné de Parme qui dit que le Duc de Parme demeure obstiné a vouloir la sœur aisnée du Grand Duc nonobstant les conseils que les cardinaux Aldobrandin et Ludovisio ses parents luy ont donné de se contenter de la seconde, que le Pape veut envoyer un Card. a Parme pour le mesme suject. »

Le duc de Parme a déclaré qu’il perdra sa souveraineté et sa vie plutôt que de renoncer à la princesse Marguerite « et la Principessa che prima ne era ancora lei un poco innamorata viste queste calde preghiere, et tante tenerezze del Duca verso di lei, ha raddoppiato il suo amore, et da alcuni giorni in qua non ha mai fatto altro che piangnere. »

Mais aussitôt Luca Fabroni met en avant l’idée de substituer pour Monsieur la princesse Anne à la princesse Marguerite, et il fait valoir les avantages de ce nouveau projet : « Non si potendo adunque fare capitale alcuno di questa Principessa maggiore, io in quanto à me giudico, che V. M in cio non faccia perdita alcuna, anzi notabile acquisto, poiche insino dal primo giorno che io messi piede in Firenze, et che hebbi occasione di vedere l’una et l’altra Principessa giudicai sempre fra me medesimo, che fusse più à proposito per la Francia la seconda, che la prima, atteso che pura verità è che la prima è inferiore di bellezze alla seconda ; la prima halo spirito addormentato, et lente, dove nella seconda è vivacissimo et pronto ; la prima è di natura malinconica, di poche parole, et non molto il caso a sapersi guadagnare la benevoglienza di nessuno, la seconda è gioviale et allegra, gratiosa nel parlare, et hà bella maniera di conciliarsi la benevoglienza d’ogni uno ; la prima per la sua età è troppo grassa, et hà segni manifesti di dovere ancor ingrassare davantaggio à termine tale di diventare col tempo poco habile alla generatione ; la seconda ancor che sia rigogliosa, si sfoga pin nell’altezza del corpo, che nella grassezza, dando inditio di dovere essere sempre di proportionata corporatura, et io, che sò il bisogno di V. M non mi pare, ch’ella habbia fatto perdita veruna à non potere havere la maggiore, anzi la stimo venturosa mentre la M sua ha qui il