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V. FOSSOMBRONI À LAGRANGE.
Firenze, 14 settembre 1798[1].
Monsieur,

Mi lusingo ch’ ella sarà persuaso ché il desiderio di trattenermi seco per lettera, è in me contrastato soltanto dal timore di incomodarla. Spero nondimeno mi perdonerà se ho superato un tal ritegno nella cir\cos tanza in cui si porta costi il mio degno amico sigr Giovanni Fabbroni[2], sottodirettore di questo R. Museo, eda cui sta sommamente a cuore di conoscerla, e di averne un pretesto con presentarli questa lettera.


Il sigr Fabbroni è incaricato da S. A. R. per portarsi in cotesta città a consultare sul principio fondamentale dell’ unità dei pesi e misure. Anco per questo in consequenza sarà grato a lei dei lumi che vorrà somministrarli nel oggetto di corrispondere al desiderio che ha il Governo toscano di mostrare la propria aderenza alle filosofiche intrapresi dell’ Istituto nazionale.

Invidio al sigr Fabbroni il bene di conoscerla, e di ammirare da vicino le di lei rare doti. Io faccio una vita opposta al mio genio, ed alle mie abitudini, e pure non mi sono ancora scordato delle Matematiche, e mi passano per la testa alcune idee sulla Meccanica specialmente che (se i tempi della pace tanto desiderati arrivevanno) mi lusingo di sotto mettere al di lei inappellabile giudizio.

La prego a credermi, con la più alta cosiderazione e stima,

Suo devotissimo,
V. Fossombroni..


  1. Mss. in-4o, t. V f° 199. – Le comte Vittorio Fossombroni, ingénieur et homme d’État, né le 15 septembre 1754, mort le 13 avril 1844. – Le Catalogue of scientific Papers, publié par la Société royale de Londres, donne (t. II, p. 673) la liste des travaux qu’il a insérés dans les Mémoires de diverses sociétés italiennes.
  2. Le baron Jean-Valentin-Mathias Fabbroni, ingénieur, naturaliste, né à Florence le 13 février 1752, mort le 17 décembre 1822.