Page:Lumbroso - Souvenirs sur Maupassant, 1905.djvu/49

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D’ailleurs on aura bientôt un travail d’ensemble sur Maupassant, tel que ceux de Larroumet sur Marivaux, de M. Boissier sur Madame de Sévigné et de M. Chuquet sur Stendhal-Beyle. C’est à un membre de l’École Française de Rome, M. Éd. Maynial, que nous le devrons. En effet, tout en s’ occupant des travaux archéologiques que son Directeur, Mgr Duchesne, le pousse à faire, il n’oublie pas son

    e tutta la superficialità délia coltura del disinvolto autore delle Menzogne convenzionali.

    Quanto convenzionalismo, ahimè, certe volte nell’originalità ! E quanta menzogna nella fortuna ! Max Nordau ha troppo arguto l’ingegno per non ridere dentro di sè della stupidità del pubblico che lo applaude ; ed ha troppo sviluppato l’istinto della sua razza per non speculare, giorno per giorno, sulla stupidità del pubblico. Ecco qua: egli intitola questa raccolta di recensioni mandate da Parigi alla Neue Freie Presse: « Saggio di critica scientifica e filosofica ».

    « Un altro povero mortale si sarebbe contentato di non darle, modestamente, titolo, o di non darle pubblicità. Egli, invece, la presenta come un’opera di scienza e di filosofla, e ch’è più giocoudo ancora, come un’opera di posterità. La posterità comincia dalla frontiera. Ed egli fingendo [???] di mettersi di là dalla frontiera e di guardare gli scrittori francesi dal di fuori, come uno straniero, dà anche a intendere che li giudica col disinteresse della posterità. Trovata graziosa per una prefazione. Ma, e poi, il libro ?. . . . . . . . . . . .

    « Si tratta di articoli e resoconti di occasione, che non hanno niente di scientifico e niente di filosofico. Reportage di letteratura giornalistica che muore col giorno che lo vide nascere - e a cui nessun lievito di verità o di originalità assicura un’ora di più nell’avvenire ! »