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Page:Rolland Les origines du théâtre lyrique moderne.djvu/173

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LES ESSAIS D'OPÉRA POPULAIRE EN ITALIE.

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��et légère. Gornachioli a fait effort, mais il ne réussit guère ; le lourd récitatif étouffe les personnages ; quelques airs à voca-

��E fà ch' impallidisca Ogni notturna Stella, Non sia mai che languisca L'ardente mia facella,,.

Diana. Viddi (ne punto errai)

Da lungi un struno Augello

Di miniate piume

Adombrate le tergo

Et hor da presso scorgo

Che '1 ribaldello d'Amor

Ch'al cieco volgo

E cieco nume. Amore. Oime! che duro intoppo.

Questa è la mia nemica,

Che fingè la pudica

Ripudiando in ciel

Il Dio ch'è zoppo. Diana. Che vai facendô tu

Per questi boschi, a me sacrati ?

Amore. Io cercando men vo Di quà, di su, di là, Ne dove gir più so, Che mi son stanco già ;

I miei si vari,

A me fratelli cari,

Riso, e scherzo nomati

Ne so in quai parte

Lor si sien celati. Diana. Tu maestro di pianto,

E fabro di dolore,

Vai ricercando i lieti pargoletti,

Per infiammar d'Amore

Di queste ninfe semplicetti I petti?

Hor su dammi la mano, e vienemeco

La dentro di quel speco Amore. Che faro li dentro ? Diana. A nel più cupo centro

E'1 fonte del diletto ,

Ove gode già in pace

II suo vago salmace ; Quivi arsi i fanciulli, Per dianzi entrorno A puéril trastulli.

��Quanto di lui mi rido. Questo è l'antro d'Egeria Nume di Nuraa, Ov'ella oga'hora versa Lagrimo in abbondanza Gia in fontana ci inversa,

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