Page:Joseph Louis de Lagrange - Œuvres, Tome 14.djvu/284

La bibliothèque libre.
Le texte de cette page a été corrigé et est conforme au fac-similé.

vare alcune riflessioni per rischiarire metodi del Cardano, del Bombelli[1], ecc. Bramerei ancora, che V. R. avesse detto qualche cosa intorno aile radici immaginarie, e alla maniera di ridurle alla forma mediante la multiplicazione degli angoli. Il metodo dell’Articolo IX del Capo III per trovar le radici delle equazioni numeriche è stato da prima proposto dal Lagni nel Tomo delle Memorie di Parigi dell’anno 1722[2], ed è certo uno de' più semplici e più esatti, che aver si possano ; ma egli richiede di essere accompagnato dalle regole, che ho date nella mia Memoria sopra questo argomento, le quali servono a far conoscere quai progressione aritmetica si debba scegliere per sicuramente scoprire tutte le radici dell’equazione proposta.

Aspetto con gran desiderio il settimo ed ultimo Tomo, nel quale spero di trovare la maggior parte de metodi concernenti il calcolo integrale, e soprattutto quelli che sono stati scoperti in questi ultimi tempi lo ho letto l’anno passato alla nostra Accademia una Memoria, che contiene una aggiunta importante da farsi al Calcolo intégrale ; essa sarà pubblicata nel Tomo, che è di presente sotto il torchio ; ma poichè ne ho fatti tirare alcuni esemplari a parte, procurerò di trasmettergliene uno costi in Modena per la via di Torino, acciocchè, se sarò ancora in tempo, e se lo giudicherà a proposito, ne possa fare un estratto per inserirlo nel medesimo Tomo.

Ho l’onore di protestarmi colla più profonda stima Di V. Riv.

Umilmo ed obligmo serv.,
De Lagrange.

  1. Jérôme Cardan, né à Pavie le 24 septembre 150i, mort à Rome le 21 septembre 1576. – Raphaël Bombelli, né à Bologne au XVIe siècle. Il a laissé un célèbre Traité d’Algèbre (en italien), publié à Bologne, en 1572 et 1579 ; in-4o.
  2. Traité des progressions arithmétiques de tous les degrés à l’infini, dans les Mémoires de l’Académie des Sciences, année 1722, p. 264. – Thomas Fantet de Lagny, né à Lyon en 1660, membre de l’Académie des Sciences (1695), mort à Paris le 12 avril 1734. Voir son éloge par Fontenelle dans le Volume de 1734, p. 107.