Ne disse il Bosforo, ove l’onda bagna
L’aile moschée dalle dorate fronti ;
I calli angusti nella dolce Spagna
In mezzo ai monti.
Fu dell’ Italia appassionato amante
E ne applaudi la gloria e la fortuna ;
I palazzi il ricordano vagante
Per la laguna.
Cantò la Gioja e il Bello, e la pagana
Voluttà della Forma, e i strani amori
Delle cose, e il désir ; l’ebrezza umana
E i suoi colori.
Eppur sapeva le segrete pene
E le immense mestizie del poeta ;
Sentì tristezza nella morta Atene.
Pensò alla meta,
Al destino, alla brama d’Infinito,
Pianse il passato ed indagò il futuro.
Interrogò le sfingi, e tese il dito
Verso l’oscuro,
L’occhio profondo all’ orizzonte volto
Assaliva i confini del pensiero,
E il suo sogno vagava ognor più sciolto
Oltre il mistero.
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