Page:Bakounine - Œuvres t6.djvu/422

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rappellerez à l’Italie, par l’exemple et en quelque sorte comme initiateurs (ah ! ah !), que de Rome doit sortir un autre et plus large Pacte, le Pacte National, définition de votre vie à venir (lit de Procuste préparé par le dogmatisme de Mazzini pour y enfermer tout l’avenir de la malheureuse Italie), sans lequel Rome et l’Italie ne sont que de vains noms[1].

Voilà qui est clair : si on n’accepte pas le programme mazzinien, Rome et l’Italie ne sont plus dignes de vivre, elles ne sont rien.

J’en ai fini avec les citations de Mazzini. Ce que j’ai cité suffit pour vous révéler son but. Il veut devenir véritablement le nouveau Pape, et il convoque à Rome les ouvriers d’Italie afin qu’ils élèvent le trône pontifical du haut duquel, pour manifester sa

  1. « Oggi non siete. Le vostre società sono moralmente collegate dalle comuni tendenze : ma nessuno ha mandate per parlare se non nel proprio nome, nessuno può far suonare davanti al paese la voce di tutta la classe artigiana ad esprimere bisogni e voti, nessuno può dire autorevolmente : Questo vogliono, questo respingono gli operai d’Italia. Senza un patto di fratellanza, senza un centro direttivo, voi non potete acquistare ne infondere in altri coscienza della forza che è in voi.
    « Roma, la città madre, è oggi nostra ; ma nostra a mezzo, nostra materialmente soltanto, e incombe a noi tutti di versare in essa l’anima della Patria et da essa ricevere la consecrazione alla via che dobbiamo correre perche si compiano i nostri fati, e une manifestazione potente della vita italiana faccia santa e féconda l’Unione.
    « Perché non vi affrettate a raccogliervi in Roma a Congresso, e attingervi nuovo battesimo alla vostra Fratellanza ? Forse oltre all’ immenso vantaggio per voi, ricorderete coll’ esempio e quasi iniziatori all’ Italia che da Roma deve uscire un altro e più largo Patto, il Patto Nazionale, definizione della vostra vita avvenire, senza il quale Roma e l’Italia sono vòti nomi. »