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Page:Chateaubriand - Mémoires d’outre-tombe t6.djvu/325

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MÉMOIRES D’OUTRE-TOMBE

vine onesta di educazione e religione, e questa stimatta ed amatta e conosciutta a fondo da tutti.

« Comme Silvio puo dire che nella età mia di 13 anni (che talli erano, alorquando lui dice di avermi conosciuta), comme può dire che io fossi giornarieramente statta a visitarlo nella sua abitazione ? se io giuro di essere statta se non pochissime volte, e sempre accompagnata o dal padre, o madre, o fratello ? Comme può egli dire che io le abbia confidatto un amore, che io era sempre aile mie scuolle, e che appena cominciavo a conoscere, anzi non ancor poteva ne conosceva mondo, ma solo dedicatta alli doveri di religione, a quelli di doverosa figlia, e sempre occupatta a miei lavori, che questi erano il mio sollo piacere ? Io giuro che non ho mai parlatto con lui, ne di amore, ne di altra qualsiasi cosa. Sollo se qualche volte io lo vedeva, lo guardava con ochio di pietà, poichè il mio cuore era per ogni mio simille, pieno di compazione ; anzi io odiava il luogo che per sola combinazione mio padre si ritrovava : perchè altro impiego lo aveva sempre occupatto ; ma dopo essere stato un bravo soldato, avendo bene servito la repubblica e poi il suo sovrano, fù statto ammesso contro sua volontà, non che di quella di sua famiglia, in quell’ impiego. Falsissimo è che io abbia mai preso una mano del sopradetto Silvio, ne comme padre, ne comme fratello ; prima, perchè abenchè giovinetta e priva di esperienza, avevo abastanza avutta educazione onde conoscere il mio dovere. Comme può egli dire di esser statto da me abbraciatto, che io non avrei fatto questo con un fratello nemeno ; talli erano li